LiberInsieme a sei zampe di Barbara Corrai

Il cucciolo: un fiume in piena, così forte, così fragile…

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Il cucciolo vive in un meraviglioso mondo fatto di sensazioni, di scoperte, di emozioni, e soprattutto di esperienze. Per il cucciolo tutto è in divenire, in formazione, ogni piccolo momento di vita contribuisce a creare quello che quel soggetto potrà o non potrà essere da adulto. Sarà un soggetto aperto o chiuso nei confronti del mondo? Sarà giocoso ed esuberante o chiuso ed introverso? Avrà problemi con i rumori o sarà a suo agio in qualsiasi ambiente?

Proprio per la grande importanza che l’essere cucciolo riveste nella vita di un cane, facciamo un po’ di chiarezza per cercare di capire le varie fasi di sviluppo del cucciolo e quali siano le esperienze importanti da inserire nella sua vita ed in quali periodi.

Quali sono quindi le fasi della vita di una cane?

In sostanza dalla nascita fino ai due anni abbiamo quella che viene chiamata fase evolutiva, una fase di grande importanza proprio perché fondativa dell’essere di quel soggetto. Dai due anni in poi l’età adulta. In ogni periodo ci sono dei momenti cruciali per lo sviluppo di determinati aspetti del carattere del cane.

Fino alla pre-adoloscenza!

L’importanza della fase pre-natale

Non dimentichiamoci di sottolineare che il cucciolo è già un soggetto prima di nascere, grande importanza rivestirà quindi anche la fase pre-natale.

Durante questa fase il feto già intorno ai 20 giorni inizia a percepire il tatto, e quindi il contatto con il ventre materno, ed il gusto! Anche il gusto del cucciolo risentirà quindi di quello chela mamma ha mangiato durante la gravidanza. Ovviamente percepirà le condizioni di stress della mamma, e le contrazioni uterine. La capacità di adattamento del cucciolo così come la sua capacità di esplorare e le reazioni allo stress potranno dipendere quindi anche dalle esperienze fatte dalla mamma durante la gravidanza. Una su tutte… accarezzate il ventre materno con le dovute accortezze perché il feto già vi percepisce!

Dopo la nascita

Le prime due settimane di vita dopo la nascita sono due settimane molto importanti per il cucciolo, è la fase Neo-natale. Il tatto ed il gusto sono già sviluppati come sensi. Il cucciolo è ora cieco e sordo, si muove e reagisce sostanzialmente a dei riflessi. È stimolato dalla mamma per fare pipì e feci. Già in queste due settimane potete iniziare ad abituare il cucciolo a delicatissimi contatti e manipolazioni, (non sollevate il cucciolo da terra per portarlo in braccio!!! considerate che per lui sarebbe come per noi vivere un viaggio brusco dal piano terra all’ultimo piano di un grattacielo!!!). In queste due settimane la mamma ha un ruolo fondamentale.

Dalla terza settimana fino al distacco (inizia al quarto mese!) entriamo nel periodo di Transizione, un periodo importantissimo da tantissimi punti di vista.

Innanzitutto durante la terza settimana i cuccioli iniziano a vedere e sentire, così iniziano anche i primi vocalizzi e la comunicazione attraverso i segnali visivi. Proprio per il grande impegno richiesto dall’organismo in questo periodo è bene garantire un corretto ritmo sonno-veglia, perché il sonno permette lo sviluppo del cervello che il fase REM rielabora le informazioni. Sempre dalla terza settimana il cucciolo inizia ad esplorare, per cui si possono iniziare ad inserire i primi oggetti nella zona dei cuccioli, in modo da aiutare l’esplorazione arricchendo gradualmente ed in modo adeguato il loro ambiente di vita, tanto come oggetti tanto come primi rumori. Già da questo periodo riveste un ruolo fondamentale la progressiva conoscenza da parte del cucciolo di suoni, rumori, oggetti, sensazioni tattili, che poi vivrà da adulto. Arrivare a conoscere suoni e rumori solo da adulto potrebbe a volte rendere quel soggetto impreparato, fragile e non capace di adattarsi alle situazioni quotidiane.

Durante il periodo di transizione ci sono due processi di enorme importanza che iniziano e si sviluppano: l’attaccamento e la socializzazione (la socializzazione proseguirà in realtà anche dopo fino all’incirca ai sei mesi).

Il processo di attaccamento

L’attaccamento è quel legame tra il cucciolo e la mamma, cucciolo e proprietario poi, che consente al cucciolo di sentirsi protetto ed accudito. La mamma per il cucciolo con un buon attaccamento costituisce un modello da prendere come riferimento per conoscere ed interpretare il mondo. Quello che la mamma fa e ciò a cui dà importanza sarà per il cucciolo elemento rilevante per indirizzare le proprie attenzioni. Questo ovviamente nel bene e nel male, quindi grande importanza riveste il profilo caratteriale della mamma, le proprie sicurezze o insicurezze, perché saranno prese come riferimento dal cucciolo. Proprio per questo spesso è sconsigliabile far accoppiare cani femmina troppo giovani, o con un profilo caratteriale ancora non equilibrato, a meno che non si riesca ad inserire nella cucciolata cani femmina più solidi che possano un po’ rivestire il ruolo di tata per il cuccioli, e questo non è esattamente un elemento semplicissimo da trovare!

La brava mamma sarà quella che riuscirà a conciliare l’esigenza del cucciolo di sentirsi accolto con quella di sentirsi sostenuto nel conoscere il mondo; la brava mamma sarà quella che mostrerà il mondo pieno di ricchezze e di opportunità al cucciolo, stimolando la sua voglia di scoprire ed esplorare, rimanendo presente, attenta, ma anche aperta e propositiva. Questa precisa caratteristica in effetti potremmo traslarla pari pari anche nel nostro mondo umano!

Il processo di attaccamento che inizia dalla terza settimana terminerà alla soglia della maturità sessuale, questo significa che il distacco che inizia intorno al quarto mese coesisterà con il processo di attaccamento e dovrà essere inserito nel modo più graduale ed adeguato possibile, contemperandolo sempre al processo di attaccamento. Quindi sarà importante sapere quando adottate il cucciolo a 60 giorni che il cucciolo non è proprio pronto per affrontare il distacco da voi e che il distacco non potrà essere fatto se non in modo graduale e lavorando comunque anche su un buon attaccamento. Ne consegue che non ha alcuna base etologica né pedagogica adottare il cucciolo e rilegarlo a dormire da solo in una stanza, perché se piangerà e si dispererà sarà solo perchè questo è per lui giustamente una cosa illogica e controproducente, anche perché minerà il suo rapporto di fiducia con voi. Quanto più il cucciolo ha vissuto un buon processo di attaccamento e sente la presenza della mamma e poi del proprietario accanto a sé come un base sicura, quanto più sarà semplice il processo di distacco, perché solo chi ha buone radici potrà crescere e vivere sereno anche in autonomia, con un profilo aperto ed equilibrato.

Il processo di attaccamento è così importante che alterazioni in questo ambito posso portare conseguenze negative tanto negli aspetti emozionali, che nell’ambito della comunicazione, che per non entrare nello specifico negli aspetti di sicurezza/insicurezza del soggetto. Il proprietario quindi riceve il passaggio del testimone dalla mamma, ed è importante che ne sia all’altezza perché ha una grande responsabilità!

La socializzazione

L’altro processo che inizia dopo la nascita è il processo di socializzazione, un processo lunghissimo che proseguirà almeno fino ai sei mesi. La prima socializzazione che il cucciolo farà sarà quella in cucciolata con i suoi simili. Dal primo mese al quarto mese di vita il cucciolo inizierà a fare le prime esperienze sociali. La mamma viene presa dal cucciolo come riferimento da imitare, ed insegnerà al cucciolo tutta una serie di regole di galateo sociale, dal controllo del morso, ai modelli sociali, alla gestione della frustrazione alle regole nel gioco, e molto altro.

Nello stesso periodo sono importanti le prime esperienze di socializzazione sia con persone che con gli ambienti. Dal secondo mese inizieremo gradualmente a fare conoscere al cucciolo l’ambiente, e le persone. Consideriamo che socializzare con l’ambiente urbano per il cucciolo significa, rumori, stimoli improvvisi, odori, movimenti nuovi, oggetti nuovi… ne consegue che tutto dovrà essere inserito nel modo più graduale e progressivo possibile… ci vorrà tempo, quindi andate per gradi! Non portate per esempio un cucciolo in un centro commerciale, non sottoponetelo a stimolazioni sensoriali eccessive, assicuratevi prima che il cucciolo si senta a proprio agio in ambienti urbani meno rumorosi e pieni di gente come quello!

Per ulteriori approfondimenti sulla socializzazione con i conspecifici si rimanda invece all’articolo sulle puppy class, un argomento controverso su cui riflettere ed informarsi!

Il mondo del cucciolo è quindi un mondo fatto di sfumature, di colori, di equilibri; è un mondo delicato in cui un’esperienza non adeguata o non corretta pesa più che in un cane adulto, perché il cucciolo ha un universo in potenza che si sviluppa secondo linee sottili, è un fiume in piena, forte e fragile al tempo stesso.

Il cucciolo ha voglia di mondo, un mondo fatto di tentativi, di successi, insuccessi, ma in cui la mamma prima, ed il proprietario poi, giocano un ruolo importantissimo. Conoscerne i tempi ed i ritmi significa rispettarlo, significa amarlo appieno, assicurandogli tutto quello di cui ha bisogno!!!

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